Alessandro Baldoni

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paestum dove si trova

Le coordinate satellitari di Paestum sono: latitudine 40°25'22"N e longitudine 15°0'22"E. Ci sono 509 località (città, borghi …) in un raggio di 100 chilometri / 62 miglia dal centro di Paestum, la località più vicina in linea d'area è Lincinella Torre di … Oggi si tratta di un sito archeologico di importanza notevole, tanto da essere riconosciuto dall’UNESCO come Patrimonio dell’Umanità, anche se poco visitato dai turisti che forse preferiscono le rovine di Pompei ed Ercolano. Secondo un'altra fonte letteraria (Solino, II, 10) la fondazione di Poseidonia sarebbe da attribuire a genti doriche. Al santuario è associata una grande piscina (47 m x 21 m), elemento centrale delle venerea. La città conobbe un fenomeno di cristianizzazione relativamente precoce: sono infatti documentati martirii al tempo di Diocleziano. Celebri sono le splendide tavole del Piranesi (1778), del Paoli (1784), del Saint Non (1786). Dove si trova Paestum e come arrivare calcolando il percorso dalla località di partenza. Fu solamente agli inizi del Novecento che, riconoscendo nel banco una formazione recente, furono intrapresi i primi scavi: tra il 1907 e 1914 indagini archeologiche, guidate dallo Spinazzola, interessarono l'area della "Basilica" spingendosi in direzione del Foro; tra il 1925 ed il 1938 si completarono gli scavi del Foro - con l'individuazione del cosiddetto "Tempio della Pace", del comitium, della via di Porta Marina, e dell'anfiteatro - e si intensificarono le ricerche intorno al Tempio di Cerere; venne dunque completato lo scavo delle mura, in parte restaurate con criteri discutibili, e vennero individuate le cosiddette Porta Marina e Porta Giustizia. Dietro sorge l’anfiteatro, esternamente in laterizio, tagliato in due dalla vecchia SS18. I rapporti tra Paestum e Roma furono sempre molto stretti: i pestani erano socii navales dei Romani, alleati che in caso di bisogno dovevano fornire navi e marinai. Dopo la II Guerra Mondiale gli scavi sistematici della città ebbero forte impulso: negli anni Cinquanta si approfondirono le indagini delle aree intorno ai templi, portando al recupero delle stipi votive della "Basilica" e del "Tempio di Nettuno"; il "Tempio di Cerere" venne liberato dalle superfetazioni più tarde; nel luglio del 1954 si scoprì il sacello sotterraneo. Sorge sulla piana del Sele proprio sul golfo di Salerno: la piana, aspra e selvaggia, è un esempio perfetto di archeologia di rara bellezza. Miracolosamente giunti in ottime condizioni, tanto da essere considerati esempi unici dell'architettura magno-greca, sono i tre templi di ordine dorico edificati nelle due aree santuariali urbane di Paestum, dedicate rispettivamente ad Era e ad Atena. La fonte letteraria principale sulla fondazione di Poseidonia è costituita da un passo di Strabone[4], che la mette in relazione con la polis di Sibari. Il lato orientale del tempio si innesta su un edificio a gradinate in cui si riconosce il comitium: l'area centrale è accessibile attraverso corridoi a volta sia dal Foro, dove la facciata fungeva da suggestum (podio per gli oratori), sia da oriente. L'impaludamento della città fece sì che essa si contraesse progressivamente, ritirandosi man mano verso il punto più alto, intorno al Tempio di Cerere, dove è attestato l'ultimo nucleo abitativo. Il sito si trova nel Comune di Carpaccio in Provincia di Salerno. Soltanto agli inizi del Settecento, però, si riscontrano accenni eruditi, in opere descrittive del Regno di Napoli, a tre "teatri" o "anfiteatri" posti a poca distanza dal fiume Sele. Con l'allentarsi della presenza etrusca si dovette creare un vuoto di potere ed economico nella zona a nord del Sele[10], vuoto di cui non poté non avvantaggiarsi Poseidonia. Sul lato meridionale sorge un edificio quadrato e absidato, sorto su una precedente costruzione greca, forse una stoà: della fase di età imperiale si conservano quattro basi marmoree di colonne poste intorno ad una struttura ottagonale, cosa che ha fatto identificare il complesso con un macellum. Il litorale consta di una spiaggia sabbiosa lunga ben 12 chilometri ed è costeggiata da una pineta che affaccia sul Mar Tirreno. Riscoperta solamente nel 2020, ma nota da prima dell'Ottocento è l'esistenza di una galleria lunga 50 metri che collegava la Basilica al Tempio di Nettuno e che conteneva quattro pozzi di raccolta delle acque piovane di scolo convogliate dai tetti della vicina , i due più grandi edifici di Paestum. Corrispondente all'attuale Marcellina, poco dopo, Non sub-colonie, ma fortemente influenzate da Sibari furono invece, Va ricordato che la costa tirrena era frequentata sin dall'epoca micenea costituendo tappa fondamentale nella rotta marina verso l'. È situata nella Piana del Sele, vicino al litorale, nel golfo di Salerno. Estesa per circa 2000 m², presenta una serie di caratteristiche proprie tale da essere attribuita ad una facies culturale a sé stante, definita appunto cultura del Gaudo. Fondata dai Greci intorno al VII sec. L'attribuzione cultuale del cosiddetto "Tempio di Nettuno", il più grande tra i templi di Paestum, è, allo stato attuale degli studi, ancora problematica: le ipotesi più accreditate lo vogliono dedicato ad Hera, oppure a Zeus oppure ad Apollo. Scavi di Paestum. Ma il sogno del Molosso di conquistare l'Italia meridionale ebbe breve durata: la parentesi si chiuse nel 331 a.C., con la sua morte in battaglia presso Pandosia. I templi di Nettuno e di Hera si trovano uno accanto all'altro nella parte meridionale del sito, mentre il più piccolo, il tempio di Cerere è all'estremità settentrionale. Con l'abbandono di Paestum, dell'antica città rimase solo un vago ricordo. [15]. La necropoli fu scoperta casualmente nel corso dello sbarco a Salerno dell'US Army, durante i lavori per la realizzazione di una pista di atterraggio. Nell'area del Tempio di Cerere, e tra questo e Porta Aurea, sono emerse attestazioni archeologiche che documentano uno stanziamento di età neolitica: poiché sia la Basilica che il Tempio di Cerere si trovano su due lievi alture - probabilmente in epoca preistorica più accentuate - si può immaginare che fossero occupate da due villaggi, separati da un piccolo torrente che scorreva dove oggi si trova il Foro[3]. Innumerevoli sono i vasi, le armi e le lastre tombali affrescate. Questa pagina è stata modificata per l'ultima volta l'11 gen 2021 alle 14:43. Le donne sposate che partecipavano al rito si immergevano nella piscina nella speranza di poter avere un parto felice. L'esplosione di benessere e di ricchezza, che si riscontra a Poseidonia in coincidenza con quest'ultimo avvenimento, fa sospettare che buona parte dei Sibariti, fuggiti dalla città distrutta, dovettero trovare rifugio nella loro sub-colonia, portandovi le proprie ricchezze. Il santuario posto in prossimità della foce del Sele è un antichissimo luogo di culto extramurario dedicato alla dea Hera, che la tradizione mitica vuole fondato dagli Argonauti. (Fondi per l'Investimento e l'Occupazione) e ai successivi fondi resi disponibili dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali sui proventi del gioco del Lotto, a quelli stanziati dal Piano Pluriennale per l’Archeologia (2000-2002) e, infine, alle risorse comunitarie del Programma Operativo Regionale (P.O.R. La lettera di Winckelmann a Bianconi sui monumenti di Paestum è del 13 maggio 1758. Basilica, disposto parallelamente a questa. È un tempio di ordine dorico dedicato a Era, dea della fertilità, della vita e della nascita, protettrice del matrimonio e della famiglia. Il santuario, dedicato alla Fortuna Virilis, era destinato ai riti di fertilità che si tenevano durante le feste in onore di Venere (Venerea). Una necropoli, scoperta nel 1969 subito al di fuori delle mura della città, contenente esclusivamente vasi greci di fattura corinzia, attesta che la polis doveva essere in vita già intorno all'anno 625 a.C. Dal 560 a.C. al 440 a.C. si assiste al periodo di massimo splendore e ricchezza di Poseidonia. Coordinate. Paestum è anche località balneare, dotata di una spiaggia sabbiosa lunga 12 chilometri e costeggiata da una pineta affacciata sul mar Tirreno. Iniziato intorno al 560 a.C. il tempio di Hera, comunemente detto Basilica, è il più antico dei tre grandi edifici. Lasciando da parte la preistoria, in o… Paestum si trova a/in: Italia, Campania, Salerno, Capaccio, Paestum. Il 9 settembre 1943 Paestum fu interessata, insieme alla località Laura, dalle attività marine delle forze alleate, a seguito dello sbarco a Salerno. Coordinate: 40°25′12″N 15°00′20″E / 40.42°N 15.005556°E40.42; 15.005556. Altre attrazioni importanti da segnalare sono l’Agorà, la piscina, l’Anfiteatro, il tempio italico e il Bouleuterion greco. Tipologia di area protetta - Dove si trova . La struttura, accessibile da un vano scala, era utilizzata anche un luogo di culto[12] per abluzioni rituali e rappresentava la soluzione all'annoso problema idrico di Paestum, causato dall'elevata salinità delle acque sorgive vicine al mare e dalla scarsa potabilità di quelle di Capodifiume.[13]. Paistom ritornò così sotto il dominio lucano. Nello stesso arco cronologico, a distanza di cinquant'anni l'uno dall'altro, vengono eretti anche la cosiddetta Basilica (560 a.C. circa), il Tempio cosiddetto "di Cerere" (510 a.C. circa) ed il Tempio cosiddetto "di Nettuno" (460 a.C. circa). Dopo la sua conquista da parte dei Lucani venne chiamata Paistom, per poi assumere, sotto i romani, il nome di Paestum. Le imbarcazioni che Paestum e la non lontana Velia fornirono ai Romani dovettero probabilmente avere un peso rilevante durante la Prima Guerra Punica. I fondatori la chiamarono Poseidonia in onore del dio del mare: Paestum e i suoi templi sono oggi patrimonio dell’UNESCO e Paestum rappresenta il sito archeologico meglio conservato ai nostri giorni. Il geografo Strabone riporta che Paestum era resa insalubre da un fiume che scorreva poco distante e che si spandeva fino a creare una palude. Tale apice fu dovuto a diversi fattori, alcuni dei quali si possono ravvisare, ad esempio, nella diminuzione dell'influenza etrusca sulla riva destra del Sele nella prima metà del VI secolo a.C.[9]. Aveva molto probabilmente funzioni emporiche. Paestum e i sui templi Paestum e il suo glorioso passato. Caratteristica delle acque del Salso, ricordata da Strabone, era quella di pietrificare in breve tempo qualsiasi cosa, essendo ricchissime di calcare. Esiste la possibilità di sistemazione in camere 2/3/4 posti letto, lato parco e/o piscine, munite di Tv, frigobar e ventilatore a pale. Ascrivibile al medesimo periodo è la costruzione di un monumentale sacello sotterraneo: potrebbe trattarsi di un cenotafio dedicato ad Is, mitico fondatore di Sibari, edificato a Poseidonia dai profughi Sibariti. Paestum è ubicata nella provincia di Salerno, nel Cilento, a circa 30 km dal capoluogo. L'alloggio climatizzato si trova a 9 km da Paestum, e gli ospiti beneficiano di WiFi gratuito e un parcheggio privato in loco. Tale ricchezza doveva derivare in larga misura dalla fertilità della piana del Sele, ma anche dalla produzione stessa di oggetti di grande qualità, parte cospicua di quei commerci instauratisi durante il periodo precedente. Abitata sin dal neolitico, come provano alcuni reperti rinvenuti durante la costruzione di un aeroporto militare nel corso dello sbarco a americano a Salerno nel 1943, l’area di Paestum è una delle aree archeologiche più importanti al mondo e una delle maggiori testimonianze dell’arte e dell’architettura greco-romana, con alcuni dei templi greci meglio conservati, e prova della magnificenza che avevano raggiunto le colonie della Magna G… Come avrai sicuramente capito, la città ha origini antichissime. Villaggio Paestum Via Spineta Nuova 84091 Battipaglia (SA) Tel. Paestum, nota anche come Pesto, ... separati da un piccolo torrente che scorreva dove oggi si trova il Foro. Tra il 2003 e il 2013, l'area dei Templi di Paestum è stata protagonista di una serie di interventi di restauro che hanno permesso, oltre al recupero degli edifici, di fare luce sulle tecniche e i materiali utilizzati per la realizzazione degli stessi. In una data collocabile tra il 420 a.C. e 410 a.C., i Lucani presero il sopravvento nella città, mutandone il nome in Paistom. Da non perdere la Tomba del Tuffatore, una delle più belle di Paestum. Costruito interamente in travertino intorno al 460 a.C., l'edificio mostra soluzioni stilistiche ed architettoniche oramai prossime a quelle della fase classica dell'ordine dorico e che lo rendono assimilabile al Tempio di Zeus di Olimpia, dalla cui datazione è stata ricavata, per comparazione, quella del tempio di Nettuno. In quest'area sorgeva un grande insediamento etrusco. La generosa offerta fu rifiutata dall'Urbe, che però non disdegnò, invece, le navi cariche di grano grazie alle quali i Romani assediati da Annibale entro le mura di Taranto poterono resistere. Forse in epoca ... Ancora ad est si trova una piccola costruzione greca, rettangolare, in muratura, probabilmente l'erario, sede del tesoro della città. A tale evento seguirono altri due tragici accadimenti: la distruzione della città di Siris (=Policoro) sul Mar Ionio, da parte di Crotone, Sibari e Metaponto[11]; e la distruzione di Sibari stessa nel 510 a.C., ad opera di Crotone. Lo storico dell'arte Winckelmann visitò Paestum nel maggio del 1758[14] e l'incontro con i templi dorici pestani fu decisivo per la sua interpretazione dell'arte greca come origine dell'arte occidentale; Goethe, che fu a Paestum il 24 marzo del 1787, riconobbe nelle forme imponenti dei templi pestani la confutazione storica del paradigma ideale di una architettura dorica snella ed elegante. Sito archeologico bellissimo e anche protetto dall’UNESCO. Nel museo sono inoltre esposti i cicli metopali provenienti dall'Heraion del Sele. DOVE SI TROVA. Qui trovarono scampo dalla malaria e dalle incursioni saracene, portando con sé il culto di Santa Maria del Granato, tuttora venerata nel santuario della Madonna del Granato. Divenne ben presto una tappa obbligata del Grand Tour. Paestum è sede di tre magnifici templi dorici, che si pensa essere dedicati alla città omonima Poseidone (nota ai romani come Nettuno), Hera e Cerere. La cosiddetta "Basilica" è in realtà un tempio dedicato ad Era[17][18]. Con conseguente predominio di Sibari in tutta la regione della Siritide, per cui dovettero intensificarsi i traffici interni tra Poseidonia e questa regione. Segue un edificio rettangolare comunicante con il precedente, con semicolonne addossate alle pareti e un'esedra: si pensa possa trattarsi della curia. A partire dal 1988, grazie a finanziamenti erogati nell'ambito del progetto F.I.O. L'estensione del suo abitato è ancora oggi ben riconoscibile, racchiuso dalle sue mura greche, così come modificate in epoca lucana e poi romana. Esternamente alle mura sorgono numerose necropoli e tombe affrescate, con un museo ricco di oggetti e arredi provenienti dalle necropoli. Nel 370 d.C. un pestàno, Gavinio, vi portò il corpo dell'apostolo San Matteo, poi trasferito a Capaccio Vecchio ed infine a Salerno. Sotto il dominio romano vennero realizzate importanti opere pubbliche, che mutano il volto dell'antica polis greca: il Foro andò a sostituire l'enorme spazio dell'agorà e ridusse l'area del santuario meridionale; il cosiddetto "Tempio della Pace", probabilmente il Capitolium; il santuario della Fortuna Virile; l'anfiteatro. Durante la Seconda Guerra Punica Paestum rimase fedele alleata di Roma: dopo la battaglia di Canne, addirittura offrì a Roma tutte le patere d'oro conservate nei suoi templi. Nel XVI secolo il sito iniziò a conoscere una nuova fase di vita, con la formazione di un minuscolo centro imperniato sulla chiesa dell'Annunziata. È possibile notare come i pestani cercassero di correre ai ripari e difendersi da questa calamità, innalzando i livelli delle strade, sopraelevando le soglie delle case, realizzando opere di canalizzazione a quote sempre maggiori. L'interpretazione di questo passo è stata lungamente discussa dagli studiosi. Più recente fu l'individuazione delle insulae ad ovest della Via Sacra, consentendo di comprendere alcuni elementi dell'abitato della città antica, del suo impianto urbanistico e del suo sviluppo edilizio. Oggi, però, nuovi scavi rivelano qualcosa di più. Grazie ad un intenso traffico commerciale che avveniva sia per mare - entrando in contatto con il mondo greco, etrusco e latino[8] - sia via terra - commerciando con le popolazioni locali della piana e con quelle italiche nelle vallate interne - nella seconda metà del VII secolo a.C. si sviluppò velocemente l'insediamento che poi dovette dar luogo a Poseidonia, evento accelerato certamente anche da un preciso progetto di inurbamento. Le spiagge più belle del Cilento da Paestum a Palinuro Il Cilento: una costa lunga 100 km, un mare limpido e la tranquillità dei luoghi rurali. Campania 2000-2006), la Soprintendenza A parte sporadici riferimenti nelle fonti, non si conoscono i particolari bellici della conquista lucana, probabilmente perché non dovette trattarsi di una conquista repentina. Paestum è una località di vasto interesse archeologico situata in Campania esattamente in provincia di Salerno è costituisce una frazione del comune di Capaccio Paestum, a circa 30 chilometri a sud di Salerno. Ieri sono andato a Paestum (SA), dove si trova un’antica città della magna Grecia. Paestum è circondata da una cinta muraria quasi totalmente conservata, con un perimetro poligonale che si sviluppa per circa 4,75 km, seguendo l'andamento del banco di travertino sul quale sorge la città. Breve parentesi fu aperta nel 332 a.C., quando Alessandro il Molosso, re dell'Epiro - giunto in Italia su richiesta di Taranto in difesa contro Bruzi e Lucani - dopo aver riconquistato Eraclea, Thurii, Cosentia, giunse a Paistom. È costituita da una muratura a doppia cortina di grandi blocchi squadrati, riempita al centro con terra ed intervallata da 28 torri a pianta quadrata e circolare, quasi tutte ridotte a ruderi. Ancora ad est si trova una piccola costruzione greca, rettangolare, in muratura, probabilmente l'erario, sede del tesoro della città. Tempio periptero (9 x 18 colonne), fu edificato a partire dal 550 a.C. circa e deve all'arcaicità delle sue forme il fraintendimento della propria funzione: una delle peculiarità strutturali più evidenti è nel fronte enneastilo (di 9 colonne), con la colonna mediana in asse con l'unico colonnato interno, mentre in età più recente il numero di colonne frontali sarà sempre pari. Sebbene letterati e poeti greci riportino il rimpianto dei Poseidoniati per la perduta libertà e per la decadenza della città, l'archeologia testimonia che il periodo di splendore proseguì ben oltre la "conquista" lucana, con la produzione di vasi dipinti (talora firmati da artisti di prim'ordine quali Assteas, Python e il Pittore di Afrodite), con sepolture copiosamente affrescate e preziosi corredi tombali. Il complesso Paestum (800 posti letto), categoria 3 stelle, nostra gestione diretta, è situato nel golfo di Salerno a 9 km da Battipaglia, a 80 km da Napoli ed a 19 km da Salerno.Graziosamente immerso in un vasto parco, il mare si raggiunge attraverso una folta pineta. Con la crisi della religione pagana, poco lontano dal Tempio di Cerere sorse una basilica cristiana (chiesa dell'Annunziata), mentre pochi anni dopo lo stesso tempio venne trasformato in chiesa. È un processo che è possibile riscontrare in altre località (ad esempio nella non distante Neapolis), dove vi fu una lenta, graduale, ma costante infiltrazione dell'elemento italico, dapprima richiamato dagli stessi Greci per i lavori più umili e servili, per poi divenir parte della compagine sociale mediante il commercio e la partecipazione alla vita cittadina, fino a prevalere e a sostituirsi nel potere politico della città. Vennero realizzati e pubblicati i primi rilievi, incisioni e stampe che ritraevano i templi ed i luoghi, cui si aggiunsero disegni e schizzi degli ammirati visitatori che andavano via via aumentando. Si tratta del Salso, identificato con Capodifiume, corso d'acqua che tuttora fluisce a ridosso delle mura meridionali, dove, in corrispondenza di Porta Giustizia, è scavalcato da un ponticello databile al IV secolo a.C. Probabilmente dovette iniziare ad impaludarsi l'area circostante la parte sud-occidentale dell'insediamento, in quanto il fiume non riusciva più a defluire normalmente a causa del progressivo insabbiamento della foce e del lido che doveva trovarsi non distante da Porta Marina. ha potuto attivare un piano organico di interventi di scavo, restauro e messa in valore dei monumenti della città antica L'area successivamente occupata dalla città è stata abitata fin dall'epoca preistorica. La piazza romana si presenta fiancheggiata da vari edifici pubblici e religiosi e botteghe e cinto su tre lati almeno da un porticato su un piano leggermente rialzato. È in realtà dedicato ad Hera», Paestum: scavi, studi, ricerche: bilancio di un decennio (1988-1998), Soprintendenza dei Beni Archeologici della Campania, Il museo nel sito della Direzione generale per i beni archeologici, Parco nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni, PaestumGate - Ricostruzione virtuale interattiva degli scavi di Paestum, Borsa mediterranea del turismo archeologico, Area archeologica e Basilica patriarcale di Aquileia, Assisi, la Basilica di San Francesco e altri siti francescani, Celebrazione delle grandi strutture processionali a spalla, Centro storico di Roma, le proprietà extraterritoriali della Santa Sede nella città, Chiesa e convento domenicano di Santa Maria delle Grazie, Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene, Faggeta vetusta depressa di Monte Raschio, Ferrovia retica nel paesaggio dell'Albula, Foreste primordiali dei faggi dei Carpazi e di altre regioni d'Europa, Genova: le Strade Nuove e il Sistema dei Palazzi dei Rolli, Longobardi in Italia: i luoghi del potere, Opera dei Pupi, teatro delle marionette siciliano, Opere di difesa veneziane tra XVI e XVII secolo: Stato da Terra-Stato da Mar occidentale, Palazzo Reale del XVIII secolo di Caserta, con il Parco, Palermo arabo-normanna e le cattedrali di Cefalù e Monreale, Parco Archeologico e Paesaggistico della Valle dei Templi di Agrigento, Parco nazionale del Cilento e Vallo di Diano, Pratica agricola tradizionale della coltivazione della vite ad alberello della comunità di Pantelleria, Sacri Monti del Piemonte e della Lombardia, Saperi e saper fare liutario della tradizione cremonese, e il parco delle Chiese Rupestri di Matera, Siti palafitticoli preistorici attorno alle Alpi, Villa romana del Casale, presso Piazza Armerina, Zone extraterritoriali della Santa Sede in Italia, https://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Paestum&oldid=117910303, Voci con modulo citazione e parametro pagina, Voci non biografiche con codici di controllo di autorità, licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. L'attribuzione a Nettuno è invece un errore compiuto dagli studiosi del XVIII-XIX secolo, ai quali sembrò inevitabile che il tempio più grande di Poseidonia dovesse essere dedicato alla medesima divinità protettrice della città. Dove si trova Paestum? In corrispondenza dei punti cardinali si aprono le quattro porte principali d'accesso; vi sono inoltre una serie di ben 47 aperture minori, le posterule, funzionali sia per l'accesso in città sia per l'organizzazione della difesa: La Via Sacra, utilizzata anche durante le processioni religiose, venne riportata alla luce nel 1907. cliphunter mobile. La località Paestum di Capaccio, SA si trova in provincia di Salerno nella regione Campania in Italia. Una delle più grandi, a circa un chilometro dal sito archeologico, è la necropoli del Gaudo. Come ricompensa della sua fedeltà, a Paestum fu permesso di battere moneta propria, in bronzo, fino ai tempi di Tiberio: tale conio si riconosce per la sigla "PSSC" (Paesti Signatum Senatus Consulto).

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